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Tanio Romano con tono anche satirico viviseziona tutti gli errori, orrori e "fake news" sull'Unità d'Italia riportati sui libri antirisorgimentali o borbomonarchici, sul web o sui social. Vengono smontate per la prima volta vecchie e nuove "bufale" come ad esempio altri 60 "primati" del Regno delle Due Sicilie. Sorprende la scoperta del "razzismo antipartenopeo" dei dittatori borbonici, nonché i loro furti e le loro truffe ai danni dei meridionali. Viene anche segnalato che il Reame dei Borboni ebbe casi di schiavismo ancora pochi anni prima del Risorgimento, che non pochi settori economici erano fallimentari o in perdita, che tutti gli ultimi Papi hanno ritenuto "provvidenziale" la Breccia di Porta Pia, che nell'esercito i soldati meridionali erano discriminati economicamente e socialmente rispetto agli svizzeri mercenari, che gli stessi briganti affermavano che il Regime borbonico era caduto per la grande abilità, anche guerriera, dei Mille e che invece nessuno di loro si era appositamente voluto sacrificare per Francesco II. Altra cosa occultata è che lo stesso Crocco confessò testualmente che Vittorio Emanuele II fu "un grande Re perché ci ha liberato dagli stranieri.